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Grazie 2020

"Ricorda sempre che la solitudine è il prezzo della grandezza. In questa vita così straordinariamente indaffarata, non potrai mai raggiungere la meta se non starai più ritirato in te stesso. Mai, mai, mai. Cammina in silenzio, tranquillamente; sviluppa la spiritualità. Non dovremmo consentire al rumore e alle attività sensoriali di intaccare le antenne della nostra attenzione, perché stiamo ascoltando i passi di Dio che entra nel nostro tempio."




Così recita il mistico indiano Paramhansa Yogananda. E così, sulla scia di questa sua riflessione così nutriente per me e colma di Verità, voglio portare a condivisione le mie riflessioni su quest'anno che si accinge a terminare e che proprio in questo momento ci sta regalando una tanto meravigliosa quanto delicata nevicata.


Il titolo di questo articolo potrebbe risultare estremamente sfacciato ma va bene così perché è il mio personale Titolo. Oggi non mi importa più così tanto quello che gli altri possono pensare riguardo alla mia persona e per questo risultato interiore raggiunto, devo dire grazie proprio a quest'anno così tondo: il 2020. So di non essere sola su questa Terra ma di stare facendo esperienza del mio Essere, circondata da fratelli e sorelle che la pensano ognuno a modo suo. Per mia natura intrinseca, il mio sguardo sarà sempre puntato anche sull'altro, su ciò che pensa, sente e dice e questo è un aspetto di Cura che intimamente credo che dovremmo sviluppare sempre di più a livello collettivo. La cura per l'altro è un aspetto che è già in essere in molte persone mentre per altre si trova ancora celato -ma pur sempre a disposizione- al di sotto di tutta quella coltre di condizionamenti che ci tengono lontani dai tanti preziosi doni che portiamo dentro, ma che per svariati motivi abbiamo chiuso sotto chiave nei nostri anfratti interiori più reconditi.


Tuttavia e tornando a parlare di Cura, c'è un aspetto che questo 2020 mi ha permesso di riCORdare ancor di più: la Cura per l'altro non può prescindere dalla Cura che ogni individuo deve poter rivolgere a se stesso perché nella sostanza è la seconda forma di Cura a nutrire realmente la prima. Senza Amor proprio ciò che offriamo all'altro è sempre intriso di numerosi meccanismi disfunzionali che si situano molto lontani dal vero amore. Trattasi perlopiù di bisogni interiori insoddisfatti che crediamo di potere colmare dedicandoci all'altro perché pensiamo -erroneamente- che in questo modo, otterremo dall'altro l'amore di cui tanto sentiamo il bisogno. E' vero che è possibile nutrire d'amore se stessi facendo del bene al prossimo, ma non possiamo più perdere di vista il sommo concetto spirituale per cui possiamo offrire agli altri solo ciò che noi siamo e se questo nostro essere è povero in spirito, beh allora abbiamo dinnanzi a noi un Lavoro Interiore che ci chiede a gran voce di essere vissuto, oggi più che mai. Grazie allora a questo 2020 per avermi con forza richiesto di esprimere con sempre più trasparenza me stessa, lasciando cadere al suolo le mie paure più recondite. Grazie per essere stato un anno così castrante perché in realtà quando tutto intorno a noi stringe, attraverso questa spremitura la Vita ci sta invitando a lasciar fluire il nostro miglior Olio.


Grazie inoltre a quest'anno bizzarro perché ha portato con sé l'esperienza della rinuncia; e non mi riferisco solo alla rinuncia fisica, fatta di periodi di isolamento, restrizioni, chiusure delle scuole, negozi e locali. Rinunce tutte quante che sono giunte per chiederci di riorganizzarci, di tirar fuori le nostre risorse ancora inesplorate e di ascoltare con umiltà le nostre paure più ancestrali nonché di guardare in faccia la qualità (o assenza di essa) delle relazioni che abbiamo nell'oggi con la nostra famiglia più stretta. Mi riferisco anche e soprattutto alla rinuncia rispetto a quelle parti disfunzionali del nostro essere, ancora molto attive e sempre pronte ad opporsi al momento presente. Disfunzioni mentali che vengono a suggerirci con un inganno, che ciò che stiamo vivendo, questo momento storico così colmo di difficoltà è profondamente sbagliato. Per me personalmente è stato un anno in cui il mio corpo più di una volta si è irrigidito facendomi comprendere che non stavo accettando ciò che la Vita mi stava offrendo: una preziosa opportunità di ritirarmi ancor di più in me stessa per conoscermi meglio. E non avevo di certo a disposizione un eremo giacché il mio isolamento è avvenuto, come moglie e madre di famiglia, circondata dai miei parenti più stretti, dalle dinamiche di casa, da interminabili voci schiamazzanti e dalla didattica a distanza nonché dal mio lavoro.



" Ma quello che c'è Wilma - mi ripetevo - è la condizione che la Vita ti sta dando nell'oggi per continuare a Lavorare al tuo Interno. Esiste solo nella tua mente uno scenario giusto e diverso da quello che nell'oggi c'è; tuo compito è comprendere fino in fondo che questo momento è perfetto così come è per farti vedere ciò che sei chiamata a imparare". E così, alimentando ogni giorno questo granello di consapevolezza, ho proseguito il mio peregrinaggio attraverso quest'esperienza così fuori dal comune. Tante cose sono cambiate, soprattutto dentro.


Personalmente ho lavorato molto su una dinamica per me particolarmente ostica: l'accettazione incondizionata di punti di vista diversi dal mio riguardo alla questione salute. Per lavorarci ancor più a fondo rispetto a qualche anno fa, ho scelto consapevolmente di smettere di nutrire dentro di me il desiderio di andare alla ricerca di informazioni che riguardassero questa questione. Di conseguenza poi mi sono imposta di non fare di questi argomenti, l'oggetto principale delle mie conversazioni. Anche perché: "cosa avrei fatto di buono se avessi anche io continuato ad alimentare l'astio che già dilaga tra gli esseri umani, in questa eterna partita tra chi ha ragione e chi ha torto"? Quando mi ritrovavo ad ascoltare voci diverse dalla mia, mi sono sempre avvalsa di atti di respirazione lenti e profondi proprio mentre l'altro esprimeva il suo punto di vista discordante dal mio, e lo facevo per informare il mio corpo e di conseguenza la mia mente, sull'innocuità di ciò che stava accadendo. Ho praticato un ascolto il più possibile profondo delle motivazioni altrui, ripetendo a me stessa che l'altro ha la sua visione della vita e che non spetta a me fargliela cambiare. Oggi proseguo in questa direzione: ogni volta che mi trovo in difficoltà, non reprimo più come facevo un tempo la mia voce per paura di non venire compresa fino in fondo ed in ultimo rifiutata, ma allo stesso tempo rammento a me stessa che il mio compito è quello di occuparmi della mia crescita personale e non quello di cambiare la prospettiva del mio interlocutore Ascolto la mia parte egoica che desidera ardentemente che le persone a me più care "aprano gli occhi" come ella mi suggerisce, ma poi provo, una e un'altra volta a lasciarla andare. Mi sono sempre tenuta alla larga dal' esprimere il mio sentire con toni forti, con espressioni del tipo "sveglia!!!" ma questo non ha mai rappresentato per me un vero e proprio esercizio, bensì è la naturale manifestazione della mia essenza più morbida e accogliente. Mi sono data il permesso di manifestare ai miei più intimi, il mio lato più guerriero e fortemente radicato su convinzioni interiori che ho maturato nel tempo, e mi sono ritirata poi nel mio dolore per non vedere nell'altro una condivisione di sguardo. Ecco questo è stato ed è tutt'ora il mio tallone d'Achille. Non smetto di guardare il Cielo in cerca di conforto ma dinnanzi a detta sofferenza, lavoro ogni giorno ricordando a me stessa uno degli insegnamenti più preziosi che la vita ci chiede di imparare e che è quello di lasciare libero l'altro di pensare ciò che desidera. Faccio fatica, tanta ma sono estremamente fiduciosa ed ho maturato una Fede Profonda nella Vita per cui so che laddove ci sono divergenze d'opinione all'interno della cerchia familiare che portano "inevitabilmente" a delle conseguenze cariche di sofferenza, proprio lì c'è e ci sarà sempre per me, la mano di Dio e nemmeno in questa circostanza verrò lasciata sola.


Ringrazio infine questo 2020, ma la lista potrebbe continuare ancora a lungo, per avermi fatto assaporare la Magia che si sprigiona dall'Essere umano che lavora Dentro di Sé. Mai come quest'anno ho assistito a delle prese di consapevolezza e trasformazioni così profonde nei "miei" pazienti. Sono intimamente convinta che il nostro personale viaggio verso la conoscenza di noi stessi, il quale porta inevitabilmente con sé la manifestazione e la condivisione con gli altri dei nostri talenti, sia ampiamente sostenuta dai Mondi Invisibili, Là ove il nostro Essere Divino è di Casa. E per questo provo un'immensa gratitudine, talmente grande che le Parole non sono sufficienti per descrivertela.





GRAZIE 2020 GRAZIE


Un abbraccio

Wilma



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